martedì 24 luglio 2012

Risposta di De Anna.

Il Comune di Cividale del Friuli ha richiesto a valere sui fondi 2012 per l'attuazione dell'articolo 8 della legge 38/2001 (tutela della minoranza slovena) i finanziamenti necessari per un apposito servizio di sportello linguistico. Questo significa che una volta ottenuti i fondi necessari potrà attivarsi autonomamente e dare di per sè risposta positiva alla richiesta dei documenti di identità in forma bilingue. 

Nel frattempo, prima di ottenere la concessione del contributo a valere sui fondi che verranno trasferiti dallo Stato alla Regione, potrà avvalersi delle attività dello sportello linguistico della Comunità montana Torre, Natisone e Collio che ha recentemente fruito di un apposito finanziamento per lo sportello linguistico per la lingua slovena, a valere sui fondi statali trasferiti alla Regione pro esercizio 2010.

L'Amministrazione regionale sta inoltre verificando la possibilità di attivare congiuntamente l'ipotesi di uno sportello linguistico che serve sia alla Regione che al Comune di Cividale del Friuli e svolga le proprie attività anche a vantaggio di altri enti ed organismi pubblici ubicati ed operanti in zona. L'ipotesi che dovrebbe tradursi in realtà in tempi brevi, entro il prossimo autunno, potrebbe contare per la sua realizzazione dui fondi statali trasferiti alla Regione per l'attuazione di progetti concernenti l'uso dello sloveno nella Pubblica Amministrazione. Si realizzerà pertanto un Ufficio comune destinato alla comunicazione istituzionale e alla gestione delle relazioni con il pubblico, anche in lingua slovena. 

Sulla questione specifica delle carte di identità bilingui a Cividale e negli altri Comuni indicati nel DPR 12 settembre 2007, si ritiene che non ci siano ostacoli al loro rilascio: moduli e formulari sono già predisposti e le supposte difficoltà "tecniche" di inserimento dei dati alla luce dell'affermarsi nelle varie realtà dei servizi di sportello linguistico possono dirsi superate o in fase di effettivo superamento.